Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Pickwick
Pubblicato: 21/10/2013
Prezzo: €12,90
TRAMA
Ben Mears,
scrittore di successo, torna nella cittadina di provincia in cui è cresciuto.
Nei suoi occhi un'immagine che ancora lo perseguita: un cadavere scoperto
quand'era bambino in una casa abbandonata. Sono passati anni, ma l'orrore
sembra quasi più terribile oggi di allora. Nella stessa casa accadono cose
strane in particolare da quando due uomini misteriosi sono andati a vivere tra
le sue mura.
RECENSIONE
(ATTENZIONE
SPOILER)
Se avete
intenzione di leggere questo libro e non sapete di cosa parla ma vi attrae il
mistero, allora fatelo fermandovi qui e non leggendo questa recensione, perché
tutta la bellezza di “Le notti di Salem” sta nello scoprire pian piano che cosa
si cela nell’oscurità della notte.
Per darvi
una mia opinione, però, sarò costretta a svelare il mistero, perciò se
continuate a leggere sappiate che sto per spoilerare e vi consiglio di nuovo
vivamente, se volete immergervi nella lettura di questo libro, di farlo senza
prima lasciare che qualcuno vi tolga il piacere del brivido di svelare il
mistero.
Dopo avervi
avvertiti posso finalmente cominciare con il dire che, per lo meno all’inizio,
“Le notti di Salem” mi ha preso davvero poco. Un avvio fiacco, davvero, tanto
che per la noia ho pensato di lasciar perdere la lettura e non continuare.
Fortunatamente
non l’ho fatto! Infatti, se cominciando il libro questo mi ha annoiata con la
descrizione fin troppo minuziosa della vita nella piccola cittadina di Salem’s
Lot, dopo un po’ la trama ha iniziato ad incalzare con misteri sempre più
fitti.
Il macabro
ritrovamento di un cane morto, ucciso ed impalato su di un cancello, dà il via
ad una serie di avvenimenti da brivido, la scomparsa nel nulla di un bambino il
cui fratellino (che era con lui quando è svanito nelle tenebre ma non ricorda
nulla dell’accaduto) comincia un declino inarrestabile per una strana ed
improvvisa malattia che lo uccide.
E da lì al
contagio inspiegabile ed inarrestabile il passo è breve, ed uno ad uno gli
abitanti cominciano ad ammalarsi gravemente.
Mi chiedo
come abbia potuto non capire, dopo tutti gli indizi disseminati nel libro, di
cosa si stava parlando, ma vi giuro che non ci ero arrivata, tanto che sono rimasta
colpita quando il mistero mi è stato svelato grazie all’astuzia di un vecchio
professore che riconosce in quello che sta accadendo una inquietante
somiglianza con quanto narrato in un certo famosissimo libro: Dracula.
Vampiri!
Ecco che cosa si cela nell’ombra. Ma scordatevi i vampiri buoni alla Twilight,
finalmente qui si parla di veri vampiri, quelli classici, quelli che non
possono svegliarsi di giorno, bruciano alla luce del sole, non possono
riflettersi negli specchi, non possono entrare nelle case se non invitati,
temono tutto ciò che è sacro e uccidono le loro vittime dissanguandole poco a
poco. Ero sempre impaziente di scoprire, ogni volta che riprendevo il libro per
andare avanti, chi si sarebbe “rialzato” quella notte.
Il ritorno
del vampiro come figura di mostro e demonio ci voleva, mi è mancato parecchio.
Non posso farci niente, ma ultimamente questa creatura leggendaria è stata un
bel po’ maltrattata e snaturata, quindi leggere “Le notti di Salem” è stata una
vera e propria boccata d’ossigeno.
Agli albori
della catastrofe, quando l’invasione è appena agli inizi, il brivido è
assicurato. Questo libro è riuscito a farmi paura, poi ad incollarmi alle
pagine fino all’ultima, ad appassionarmi davvero. Lo stile di King è come
sempre piacevole (rispetto a libri più recenti certamente più acerbo) anche se
per me a volte si perde troppo in lunghe descrizioni, comunque mi è piaciuto lo
stesso.
Certo, qui
si è inventato poco e niente, la storia sembra una sorta di continuazione di
Dracula, molto molto simile, in chiave più moderna, ma mi sono innamorata di
“Le notti di Salem” tanto da dispiacermi di non poterlo rileggere come ho fatto
la prima volta, ignara di tutto, senza sapere che cosa mi aspettasse, credendo
che si trattasse di streghe (Salem mi aveva fatto pensare a quello).
Una vera
sorpresa, l’ho adorato, ed ho apprezzato moltissimo anche il finale che lascia
sempre un certo sapore amaro in bocca, ma ci sta tutto perché anche qui
l’inquietudine che suscita è il risultato della mano di un vero maestro
dell’orrore. E poi tutto il “dopo”, cioè vicende accadute in seguito alla
“scomparsa” misteriosa di tutti gli abitanti di Salem’s Lot, ed il “prima” cioè
ciò che ha preparato il terreno per tutte le vicende che sarebbero accadute in
seguito… da leggere!
Bello ed
avvincente.
E
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