ci tengo a precisare che, come vedrete già dalla foto (che è del mio libro), la mia versione è un po' vecchietta, infatti è del 1988. I dati sotto riportati, si quindi riferiscono all'ultima ristampa.
Titolo: Christine la macchina infernale
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Pubblicato: 27/01/2024
Prezzo: €11,90
CHRISTINE
LA MACCHINA INFERNALE
(Stephen King)
BREVE SINTESI RIPRESA DAL LIBRO
“Misteriose ed inspiegabili morti sconvolgono la vita di una
tranquilla cittadina americana. E intanto Christine, un'automobile Plymouth del
1958, sembra manifestare un'assurda, terrificante vita propria. Stephen King
torna al tema del sovrannaturale con questo romanzo che terrà il lettore con il
fiato sospeso sino alla fine.”
RECENSIONE
Farvi una recensione utile su di un libro come questo senza
anticiparvi nulla è una vera impresa, lo ammetto, ma spero di rendere bene
l'idea di quanto mi sia piaciuta la trama.
La storia si svolge tra il 1978 ed il 1979.
Arnie Cunningham, uno dei protagonisti per il quale ho avuto
immediata simpatia, è un ragazzo emarginato, occhialuto e pieno di brufoli ma
estremamente buono ed accondiscendente, che ha un unico amico, Dennis Guilder,
a difenderlo dai continui pestaggi e dalle prese in giro dei bulli. E fin qui
nulla di nuovo, in ogni liceo americano che si rispetti bisogna che ci siano
“sfigati” e “teppisti” che si fanno la guerra, almeno finché non entra in gioco
Christine, una Plymouth Fury del '58, che Arnie “incontra” per caso mentre è in
macchina con Dennis. Il fatto che Christine sia praticamente a pezzi non
scoraggia il ragazzo dall'acquistarla contro il volere dei suoi genitori e del
suo stesso amico.
E da qui la situazione sembra precipitare.
Come al solito King riesce a rendere incredibilmente
verosimili e reali tutti i suoi personaggi, devo ammettere che mi ha stretto il
cuore leggere di un Arnie ingiustamente maltrattato e raggirato, ed essere partecipe degli ostacoli che deve
affrontare per tenersi Christine andando praticamente contro tutti. Il suo
amore per quel catorcio al quale sente di assomigliare in qualche modo è
davvero commovente, esattamente come la sua ostinazione nel volerlo con sé.
Dennis, l'amico di una vita, cerca di salvarlo da un
attaccamento morboso per quella macchina, che appare quantomeno strano, visto
che Arnie non pensa ad altro. E' desolante l'allontanamento al quale
inevitabilmente vanno in contro, così come la nostalgia di Dennis che si
ritrova senza più il suo migliore amico e che non riesce proprio a capire come
sia potuto accadere (o meglio ne ha una vaga ed inquietante idea). E' proprio
lui a mettersi ad indagare praticamente da subito.
Ed Arnie è destinato poco a poco a cambiare, in maniera
inizialmente poco evidente, poi sempre più allarmante, fino a diventare
un'altra persona... e qui m'interrompo.
L'ascesa verso un'apparente follia muove gran parte
dell'azione ed è la causa scatenante di una furia che torna direttamente
dall'aldilà.
Ed in tutto questo c'è l'ombra di Christine, una carcassa di
macchina che sembra non avere speranze di tornare su strada e che praticamente
non piace a nessuno, a parte ad Arnie.
Non posso dire che questo sia uno di quei libri che non vi
faranno dormire, ma una buona dose d'inquietudine è garantita, soprattutto
quando cominciano a verificarsi i primi eventi inspiegabili che portano il
lettore a chiedersi cosa mai ci sia dietro ed a fare ipotesi quantomeno
preoccupanti.
Una cosa sulla quale bisogna rassegnarsi leggendo i libri di
Stephen King è la presenta in ogni storia della bellissima ragazza innamorata
del protagonista, con un'importanza piuttosto marginale secondo me (qui poi
giudicherete voi) e che stavolta si ritrova a dover fare i conti con una rivale
alquanto inaspettata: Christine. Se la cosa vi appare paradossale, aspettate di immergervi nel
racconto. Christine non è una macchina qualsiasi, sembra quasi vivere, ha un
passato raccapricciante che emerge come un mostro e vi farà guardare con
sospetto la vostra vettura parcheggiata in garage. (Ma non l'avevo chiusa? Come
mai è aperta? Non si sarà aperta da sola!)
Scherzi a parte, la lettura scorre piacevole con quel tanto
di brivido che King sa sapientemente far venire fuori anche quando scrive di
qualcosa che in un primo momento potrebbe sembrare assurda. E' un libro lungo,
ma ne vale la pena.
Ultima considerazione, l'autore sembra avere un'autentica
allergia per il lieto fine vero e proprio, il male non viene mai sconfitto del
tutto così come il bene non può averla vinta senza sacrificio. La vita è
ingiusta, questo sembra ricordarci King nella sua narrazione, e l'ho apprezzato
perché ha dato come sempre un tocco di realtà ad una vicenda sovrannaturale, ma
raccontata con tanta maestria da farla apparire perfino possibile.
In quanto a particolari macabri tipici dell'horror, inoltre,
di certo non ne mancano, crudi e sanguinosi, estremamente vividi, tanto che
immaginarsi le scene risulta orribilmente facile e, per gli amanti del genere,
questo libro non sarà certo una delusione. La sofferenza dei personaggi è
descritta come se avesse il potere di trasferirsi al lettore, di catapultarlo
nella scena, di fargli provare quel che provano loro ad iniziare con l'ansia
che cresce alla vista di fari inseguitori nella notte...
Non è un caso se Stephen King è un autore da besteller.
Spero di non avervi detto troppo, se siete amanti del brivido
leggetelo!
Non potete perdervelo!
E
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