giovedì 11 febbraio 2016

RECENSIONE: Rebel. Il deserto in fiamme

 Titolo: Rebel. il deserto in fiamme

Autore: Alwyn Hamilton

Editore: Giunti Editore

Collana: Waves

Pubblicato: 20/10/2015

Pagine: 272

Prezzo: €17,00












TRAMA

Amani non ha mai avuto dubbi: è sempre stata sicura che prima o poi avrebbe trovato una via di fuga dal deserto spietato e selvaggio in cui è nata. Andarsene è sempre stato nei suoi piani. Quello che invece non si aspettava era di dover fuggire per salvarsi la vita, in compagnia di un ricercato per alto tradimento. Tiratrice infallibile, per guadagnare i soldi necessari a realizzare il suo sogno Amani partecipa infatti a una gara di tiro travestendosi da uomo. Tra gli avversari, il più temibile è Jin, uno straniero sfrontato, misterioso e affascinante. Troppo tardi Amani scoprirà che Jin è un personaggio chiave nella lotta senza quartiere tra il sultano di Miraji e il figlio in esilio, il principe Ribelle. Presto i due si troveranno a scappare attraverso un deserto durissimo e meraviglioso, popolato di personaggi e creature stupefacenti: come i bellissimi e pericolosi Buraqi, fatti di sabbia e vento ma destinati a trasformarsi in magnifci destrieri per chi abbia l'ardire di domarli; i giganteschi rapaci Roc; indomite donne guerriere dalla pelle color oro e sacerdoti capaci di leggere i ricordi altrui nell'acqua... Quando Amani e Jin si troveranno di fronte alle rovine di una città annientata da un fuoco di calore innaturale capiranno che la posta in gioco è più alta di quanto pensassero. Amani dovrà decidere se unirsi alla rivoluzione e capire se davvero quello che vuole è lasciarsi alle spalle il suo deserto.


RECENSIONE

E’ difficile darvi una precisa opinione di questo libro, perché leggendolo mi è successa una cosa strana. Cerco di spiegarmi, ho adorato la parte iniziale, l’ambientazione del deserto rovente, la sabbia, le creature leggendarie delle lande desolate, una magia veramente unica, affascinante, esotica. Amani (la nostra protagonista) orfana di entrambi i genitori ed adottata dai suoi zii che lotta per cercare di salvarsi da un destino davvero deprimente che non vi anticipo. E’ una ribelle, ma non perché si diverta ad esserlo, bensì perché non ha proprio scelta, o così o rischia di andare in contro ad una vita terribile che lei non vuole. Mi sono ritrovata a fare il tifo per lei da subito, a leggere con entusiasmo le sue vicissitudini e le dolorose punizioni che ha dovuto sopportare.
Un piccolo appunto, A mani è una tiratrice eccellente ed infallibile, non con l’arco, con la pistola, ma nonostante questo dettaglio non vi ricorda comunque qualcuno? A me sì e la cosa mi ha influenzata un po’ inizialmente, poi ho cominciato a leggere. La mia domanda era: posso passarci sopra? Ma certo che sì! La traccia di Hunger Games è evidente, però il contesto era così diverso che alla fin fine ci poteva benissimo stare senza problemi.
E fin qui tutto straordinario, personaggi caratterizzati e reali sullo sfondo di un deserto soffocante abitato da creature affascinanti di cui narrano le leggende, una ragazza che rifiuta un destino triste e lotta con le unghie e con i denti, mi è piaciuto, leggevo con interesse e passione.
Ma c’è un ma. Come vi scrivevo sopra mi è successa una cosa strana, ad un certo punto questo libro ha smesso improvvisamente di prendermi e non me ne so spiegare il motivo preciso.
Da circa metà, forse anche di più, si cambia scenario, (attenzione qui devo anticiparvi qualcosina, ma poco) lei è riuscita finalmente a scappare dalla sua situazione assieme ad uno straniero del quale conosce poco e niente, un ragazzo affascinante che pare conoscere come va il mondo al di fuori del “villaggio” nel quale Amani è cresciuta ed ha passato tutti i suoi anni.
Non voglio raccontarvi nient’altro per non rovinarvi la lettura e questo mi rende ancor più complicato spiegarmi, ma da un certo punto in poi la storia incappa (per me, eh) un po’ nel banale… succede esattamente ciò che mi aspettavo succedesse, ho intuito perfino quello che avrebbe dovuto essere un colpo di scena. Non lo so, non so cosa sia successo, a parte il fatto che qui nella seconda parte si fa più forte l’influenza di Hunger Games, forse un po’ troppo e, se devo essere sincera, mi ha annoiata.
Peccato, un vero peccato davvero! Per come era cominciato poteva essere un gran bel libro, originale ed estremamente appassionante, mi sono ritrovata un po’ delusa, lo confesso, mi è dispiaciuto.
Questo intoppo mi ha rovinato l’intera storia purtroppo, ma vi consiglio comunque di leggerlo, se non altro perché l’introduzione è eccezionale, davvero ricca di fascino e magia, poi magari apprezzerete l’intero libro a differenza mia, è un fantasy piacevole che, per chi ama il genere, può rappresentare una bella storia da conoscere.

A voi e buona lettura!
E

1 commento:

  1. Questo libro mi attira tantissimo. Ho sentito diverse opinioni positive al riguardo quindi penso che gli darò una possibilità. Purtroppo poi la cosa è soggettiva..quindi è l'unico modo che abbiamo per formarci un giudizio. In più ha una copertina splendida.😍

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