mercoledì 19 ottobre 2016

RECENSIONE FILM: After earth

 
DATA USCITA: 06 giugno 2013
GENEREAvventura , Fantascienza
ANNO: 2013
ATTORI:
Will Smith: Cypher Raige
Jaden Smith: Kitai Raige
David Denman: McQuarrie
Kristofer Hivju: Security Chief
PRODUZIONE: Blinding Edge Pictures, Overbrook Entertainment
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Italia
DURATA: 100 Min




TRAMA

In After Earth, mille anni dopo che eventi catastrofici hanno costretto l'umanità ad abbandonare la Terra, Nova Prime è diventata la nuova casa del genere umano. Il leggendario generale Cypher Raige (Will Smith) fa ritorno a casa dopo un lunghissimo turno di servizio, pronto ad assumere il ruolo di padre nei confronti del 13enne Kitai (Jaden Smith). Ma quando una tempesta di asteroidi danneggia la navicella di Cypher e Kitai, i due sono costretti a un atterraggio di emergenza sull’oramai inospitale e pericolosa Terra. Cypher nell’impatto rimane gravemente ferito e Kitai deve attraversare territori ostili nel tentativo di raggiungere il faro che, attivato, gli permetterà di richiamare i soccorsi. Se per tutta la vita Kitai ha sognato di diventare un eroe come suo padre, ora ha la sua occasione per esserlo.



RECENSIONE

Un film con due protagonisti dal cognome Smith: Will Smith e suo figlio Jaden Smith.
A molti questa pellicola è sembrata un modo per lanciare nel mondo del cinema il figlio di un grande attore, personalmente io non sono d'accordo.
Il genere è fantascientifico, con spettacolari effetti speciali, ma ho trovato anche la trama di grande interesse. Non tutti condivideranno la mia opinione, però penso che la storia abbia un profondo significato ed un suo perché
Dopo aver distrutto il pianeta Terra, la razza umana ha colonizzato un altro pianeta. Tuttavia in questo modo è entrata in contrasto con delle creature aliene. Queste ultime, dichiarata guerra, si sono avvalse di esseri orribili chiamati Ursa, praticamente privi di sensi e capaci di individuare gli umani soltanto attraverso l'odore emesso dai feromoni della paura. In pratica se si ha paura si viene individuati ed uccisi, l'unico modo di rendersi impercettibili ad un Ursa è essere privi di paura, in tal modo si riesce a “spettrare” e risultargli invisibili. Il protagonista, Cypher Raige (Will Smith), è l'unico capace di “spettrare” poiché è completamente libero da qualsiasi paura. E' così che riesce facilmente ad avere la meglio sulle terribili bestie aliene. Ma suo figlio, Kitai Raige (Jaden Smith), non sembra aver ereditato il talento incredibile di suo padre e non è capace, sul campo, neanche di mantenere la calma, non si sente all'altezza del padre e cerca disperatamente la sua approvazione, credendo invece di essere per lui soltanto una delusione ed incolpandosi per non aver saputo proteggere sua sorella.
L'intero film è giocato sul rapporto padre figlio e sulla crescita di quest'ultimo, costretto dalle circostanze a superare le paure che gli derivano dal profondo trauma avuto nell'infanzia. Jaden Smith è bravo, ha talento, e rende il suo personaggio praticamente vero. Ovviamente Will Smith non è da meno, anche se in questo film l'ho apprezzato meno che in altri, ma alla fin fine il ruolo che riveste è proprio quello di un uomo che non si lascia andare alle emozioni mai in nessun caso, capace di controllare estremamente bene ogni impulso. Un uomo di pietra e gli è venuto bene.
Bellissimo il monologo sulla paura, in cui spiega al figlio come ha imparato a “spettrare”, dal quale è ripresa la frase che è praticamente il ritornello del film “Il pericolo è reale, la paura è una scelta”.
Tutta la trama è basata sul concetto della paura, sull'autocontrollo, sul vincere ciò che ci rende vulnerabili, sul superare gli ostacoli con coraggio e spezzare le catene create dalla mente per poter finalmente sentirsi liberi e spiccare il volo.
Io personalmente ho apprezzato questa avventura, ho apprezzato la crescita di Kitai durante il suo viaggio, ho apprezzato il ruolo di Cypher Raige dietro le quinte così come mi è piaciuta la storia di entrambi i personaggi ed anche il finale, per nulla a sorpresa ma assolutamente d'impatto.
Consigliato.

Buona visione
E


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