TITOLO: Hunger games
AUTORE: Suzanne Collins
EDITORE: Mondadori
COLLANA: Oscar grandi bestsellers
PUBBLICATO: 13/05/2013
PAGINE: 370
PREZZO: €13,00
TRAMA
Quando Katniss urla "Mi offro
volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato
la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli
Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una
sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e
una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino
alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello
che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience.
RECENSIONE
Devo confessare che prima di
leggere questo libro ho guardato il film ad esso ispirato, che certamente non
mi è soltanto piaciuto, mi ha lasciata con il fiato sospeso fino alla fine.
Come spesso accade, il libro è
anche meglio del lungometraggio. Narrato in prima persona dalla protagonista, ci dà l'accesso ad un mondo
terrificante che l'autrice sa rendere talmente reale da farci arrivare ogni
sensazione, ogni sentimento con una forza disarmante.
Katniss non è la protagonista più
simpatica del mondo, questo è vero, è introversa, inflessibile, complicata, ma
di certo la sua storia potrà far apprezzare il suo modo di essere e quello che
farà una volta finita in un'arena nella quale uccidi o vieni ucciso. Non ho
trovato nulla di scontato nella sua avventura, né nel mondo descritto dalla
Collins, di certo l'idea di base è chiaramente ripresa da altri romanzi, ma
tutto l'annesso è davvero originale.
Sono rimasta piacevolmente
sorpresa dall'anima dei personaggi, dalla forza innegabile di alcune scene che,
si nota chiaramente, sono state scritte con il cuore, mi sono sentita
proiettata anche io nell'arena degli Hunger Games ed ho provato l'ansia di
Katniss a pochi secondi dall'inizio dei giochi.
E' un libro scorrevole che può
essere anche crudo e, a differenza di molti altri distopici che mi è capitato
di leggere ultimamente, questo qui ha un suo perché, ha una vita propria ed una
plausibilità inquietante perché rimanda ai reality show tanto popolari al
giorno d'oggi, ma una versione di questi degenerata che ricorda un po' gli
antichi duelli dei gladiatori al Colosseo, spietati, brutali, con tanto di
belve (estremamente futuristiche).
Dimenticavo che l'autrice ha
trovato in tutto questo caos anche lo spazio per inserire (sapientemente) una
storia d'amore che può lasciare con un po' d'amaro in bocca, ma che a mio
parere è fondamentale per la riuscita di un finale che farà trattenere il
fiato.
Che altro dire?
A me è piaciuto, l'ho adorato e
sono stata impaziente di tuffarmi nella lettura del seguito che, vi avverto fin
da ora, assumerà sempre di più un sapore politico, cosa che secondo me è
logica, consequenziale alla trama di questo primo libro della trilogia, ma
proprio per questo interessante e coinvolgente.
Voi che amate le distopie e non
avete ancora letto Hunger Games, che cosa aspettate?
Buona lettura
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