TITOLO: L’importanza di chiamarti amore
AUTORE: Anna Premoli
EDITORE: Newton Compton
COLLANA: Anagramma
PUBBLICATO: 25/05/2016
PAGINE: 315
PREZZO: €9,90
TRAMA
Giada sa bene di essere una ragazza dal carattere piuttosto difficile, quindi non si stupisce affatto di trovarsi in una fase della propria vita nella quale non va d'accordo quasi con nessuno: con il suo ragazzo storico la situazione è appesa a un filo e del rapporto con i suoi genitori... meglio non parlare. Ma Giada ha un obiettivo ben preciso: laurearsi con il massimo dei voti e il prima possibile. Il resto dei problemi può passare in secondo piano. Così credeva, almeno finché lo stage presso una prestigiosa società di consulenza di Milano non la mette di fronte a quello che per lei è sempre stato il prototipo dei ragazzi da evitare come la peste: Ariberto Castelli, fiero rappresentante del partito delle camicie su misura e dei pullover firmati. E tra loro c'è un precedente molto imbarazzante che potrebbe crearle qualche complicazione che non aveva assolutamente messo in conto...
RECENSIONE
Credo che tutte le donne appassionate di romanzi rosa
abbiano letto almeno un libro di Anna Premoli. Io li ho letti quasi tutti,
precisamente me ne mancano due ed adoro questa autrice, ha per me uno stile
inconfondibile e tutto suo che riconoscerei
tra mille. Quindi eccoci qui con il suo ultimo successo “L’importanza di
chiamarti amore” e devo confessarvi che questo è il primo libro che non ho
comprato bensì l’ho vinto in un Giveaway su Instagram organizzato da “Il
Salotto di Simona” che veramente non smetterò mai di ringraziare.
Sono rimasta sorpresa dell’ambientazione, anche se definirla
tale non è esatto, forse è meglio parlare di tema ricorrente, no, non sono capace
di definirlo con esattezza, ma ciò di cui vi parlo riguarda la Bocconi.
Famosissima Università di Milano, rinomata e da me molto
amata, frequentata ai suoi tempi dall’autrice. È proprio questo che mi ha preso
in contropiede il fatto che l’ambientazione sia appartenuta realmente
all’autrice. Comunque è cosa nota che la Bocconi a Milano, come la Luiss a
Roma, da buone Università private siano frequentate da persone più o meno
abbienti e da grandi “figli di papà”. Su questo tema getta le fondamenta il romanzo
in questione.
La scrittura è scorrevole, ovviamente conoscendo l’autrice
questo dettaglio potrei ometterlo dato che è ormai cosa scontata, non sono
presenti errori di battitura di alcun tipo, ma questo libro non mi ha coinvolta
moltissimo. Inizio a vedere delle scene, dei dettagli e dei caratteri, che non rappresentano una
novità, che sono già visti, già letti, già scritti.
Fatta eccezione per un piccolissimo dettaglio (sto
diventando troppo pignola?) che mi piace
precisare e che non mi è piaciuto, anche se voi potrete dirmi che è un modo di
dire, da brava amante degli animali ci tengo a specificare che il cobra non è
un costrittore, ed essendo un serpente velenoso non strangola. Questo dettaglio
l’avrò notato solo io…ne sono consapevole, quindi rincuoro l’autrice! J
Mi piace il carattere di Giada, è quasi identico al mio
purtroppo, ma non mi è piaciuta la sua “tamarraggine” o il suo lato dark, che
però confesso che riesce inevitabilmente a far diventare diverso, insolito il
personaggio. Cosa dirvi di Ariberto Castelli-vien-dal-mare? Che inizialmente il
suo nome ha sconvolto più me che Giada, ma pagina dopo pagina non avrei saputo
trovare nome migliore. D'altronde “non è il nome che fa la persona, ma è la
persona che fa il nome” e a Berta il suo nome calza a pennello, come le sue
camicie. Il carattere di questo personaggio sarei tentata di dirvi che non è
dei miei preferiti (ed effettivamente non lo è), troppo buono direi, ma direi
una bugia colossale dichiarandovi che non mi piace. Ha un carattere a suo modo
particolare, è buono, è dolce ma non troppo, è deciso, determinato, forte ed è
un mix perfetto. Il fatto che anche lui sa perdere la pazienza, si sa
arrabbiare e ricomporre è stupendo.
La coincidenza sul lavoro l’ho trovata un tantino scontata,
era troppo ovvia e poco d’effetto.
Il finale è molto carino, in più adoro i gesti eclatanti e
quello del finale è stato magnifico!
Ammetto che non è il mio preferito tra quelli scritti dall’autrice,
ma è molto carino, diciamo che mi aspettavo qualche risata in più conoscendola
ma comunque non sono mancate. I capitoli sono un po’ lunghi perciò mi è spesso
capitato di far tardi la notte mentre lo leggevo, ma purtroppo non ho impiegato
neanche 4 giorni per finirlo, l’ho proprio divorato quindi attenzione!
Lo consiglio assolutamente, è una lettura spensierata e
simpatica, lo divorerete ve lo assicuro.
Vi saluto e vi auguro una buona lettura.
C
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