giovedì 14 aprile 2016

Intervista a Valeria Luzi su "Mi manchi troppo per dimenticarti"






Oggi vi proponiamo l'intervista a Valeria Luzi, autrice di "Mi manchi troppo per dimenticarti", che ha risposto alle nostre domande.




 Valeria Luzi
"Mi manchi troppo per dimenticarti"











Lodoredeilibri7: Da dove ha origine la tua passione per i romanzi d'amore?

Valeria: Durante l'adolescenza ero una ragazzina goffa, che avrebbe tanto voluto avere il fidanzato, ma troppo insicura per cercarlo veramente. Quindi mi rifugiavo nel mondo della scrittura e la penna diventava la mia bacchetta magica, con cui potevo trasformare una realtà insoddisfacente nel massimo delle mie aspettative. Proprio in quel periodo ho cominciato a scrivere le storie d'amore che avrei voluto vivere e ancora adesso, grazie alla scrittura, posso essere tante persone e vivere tante vite, invece di una sola.

Lodoredeilibri7: Ci sono state esperienze personali tue che ti hanno inspirato la stesura del romanzo?

Valeria: Forse proprio la mia adolescenza travagliata, di cui ho parlato prima. In un certo senso le mie storie girano sempre intorno a quel periodo cruciale nella vita di ognuno di noi e allora ho pensato, ma se Susi perdesse la memoria e tornasse un'adolescente insicura, cosa succederebbe con il suo migliore amico Mike?
Il risultato è un emozionante mix di romanticismo e divertimento, in cui la protagonista riuscirà ancora una volta a superare tutte le sue più grandi paure.

L: Un libro che ami?

V: Questa domanda mi mette sempre in crisi perché i libri che amo sono troppi. Te ne cito solo alcuni: Delitto e castigo, Cento anni di solitudine, Il ritratto di Dorian Grey, Due di due, Canale Mussolini, Fa bei sogni. Come romanzi d'amore contemporanei ho apprezzato molto Io prima di te e ora come ora mi sto ispirando a Mangia, prega, ama per scrivere il mio prossimo libro.

L: Mi interesserebbe molto sapere come mai entrambi i protagonisti sono famosi chef, ma soprattutto il fatto che comunque Susi non sia uno chef normale, come mai?

V: Quando ero alla ricerca di un'idea per il mio libro, un mio amico italiano, che vive a New York da tanti anni, ha vinto Masterchef USA e, dato che sono sempre stata affascinata dalla figura di Gordon Ramsey, ho pensato che poteva essere bello creare un protagonista maschile simile a lui, solo che italo americano, ovviamente.
Per quanto riguarda Susi, avendo avuto problemi di peso durante l'adolescenza, si è specializzata nella cucina dietetica, molto in voga negli ultimi anni, ritagliandosi così la sua nicchia di mercato. Questa idea mi è venuta perché anche a me piace cucinare piatti gustosi e salutari al tempo stesso.

L: Premetto che non ho il tuo promo libro Ti odio con tutto il cuore, ma nel seguito Mi manchi troppo per dimenticarti il narratore è il protagonista maschile. Ciò è insolito per un romanzo di questo genere, cosa ci dici in proposito?

V: Quando leggerai il primo, capirai meglio anche tante cose del secondo. Nel nuovo libro ho scelto di far parlare Mike in prima persona, perché in Ti odio con tutto il cuore era Susi a parlare, quindi mi faceva piacere alternare i punti di vista, dando sfogo al mio lato maschile. L'idea mi è venuta dopo la divertente lettura di Non cercarmi mai più di Emma Chase, in cui è il protagonista maschile a parlare.

L: E' forse uno dei pochi romanzi in cui il protagonista maschile, in questo caso Michael Di Bella è un uomo innamorato, sincero, romantico e senza troppi grilli per la testa, siamo abituati a uomini molto libertini, che prima di aprire gli occhi e guardare la donna che hanno davanti e di cui subito si innamorano impiegano sì e no metà libro. La scelta di questo carattere così dolce e fragile, come mai?

V: Anche Michael Di Bella in precedenza è stato libertino, ma quando ha trovato il vero amore con Susi, ha cambiato totalmente registro. Alcuni lettori hanno commentato che purtroppo non esistono gli uomini così, ma in effetti io scrivo quello che le donne vorrebbero che gli uomini pensassero e facessero, non come sono veramente. Secondo me, gli uomini dolci e forti allo stesso tempo sono rari, ma per fortuna esistono e io ne ho trovato uno.

L: Un po' di psicologia dei personaggi: la famiglia di Susi è particolarmente unita e soprattutto aiuta tantissimo Michael, e non credo lo faccia solo per la figlia ma ha accolto Michael come un figlio, una famiglia molto presente, che però  non ha mai sorpassato quel sottilissimo limite...

V: Michael è sempre stato come un figlio per i genitori di Susi, quindi cercano di aiutare entrambi, facendo di tutto per farli stare insieme. Come nel primo libro, in cui cercano di farli riappacificare, mi piaceva l'idea di una grande famiglia, come la mia, in cui tutti si aiutano e si sostengono a vicenda.

L: Come mai la scelta di un incidente così pesante e particolare che implica un'amnesia dura da affrontare?

V: Di solito, nei seguiti gli autori devono trovare un modo per allontanare i protagonisti per poi farli riavvicinare e di solito li fanno litigare per gelosia o qualche incomprensione, ma visto che Susi e Mike avevano già trascorso tutto il primo libro a battibeccare, sarebbe stato abbastanza ripetitivo farlo di nuovo. Quindi ho ideato l'escamotage dell'amnesia per riportarli indietro nel tempo, a quando erano solo amici, a quando Mike era già innamorato di lei ma non aveva il coraggio di dichiararsi.

L: Cosa vorresti dire in merito al tuo romanzo?

V: E' stato molto bello e divertente raccontare questa storia, che ancora mi fa emozionare ogni volta che la leggo. Come in ogni mio libro, dentro c'è una parte di me, ci sono i miei sogni, le mie paure, i miei desideri, le mie insicurezze. E' un incredibile spaccato della mia anima.

L: Dopo il successo del tuo primo libro, ti aspettavi il successo che hai avuto anche per questo?

V: Di certo ci speravo molto e mi ha fatto davvero piacere che, nonostante la storia sia diversa dalla prima, sia ugualmente piaciuta. E' sempre bello riuscire a far emozionare le persone, migliorare la loro vita per un attimo e, quando mi scrivono che hanno pianto e riso leggendo il mio libro, allora ho la certezze di essere andata a segno.

Grazie per l'intervista! Ora non ti rimane che leggere anche Ti odio con tutto il cuore!

2 commenti:

  1. Grazie al blog per questa intervista che mi sono divertita a rilasciare! In bocca al lupo a tutti ;)

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    1. Un ringraziamento speciale a te Valeria, per la tua disponibilità e pazienza, per la tua spontaneità e per la tua simpatia!

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